Sicuramente la Sicilia è una regione per molti veramente meravigliosa da visitare. La provincia di Ragusa è ricca di storia e tradizione e presenta delle spiagge veramente uniche e straordinarie che ogni anno sono visitate da moltissime persone. Questa provincia può essere una rotta per chi ama il mare e vuole gustare assieme ad esso
anche una paesaggistica meravigliosa in tutti i dettagli. Tuttavia quello che può essere veramente certo è che chi ama il sole, il mare, le spiagge e la paesaggistica avrà sicuramente grandissime soddisfazioni ed emozioni a visitare le spiagge più belle di Ragusa.
Scicli
Nella splendida cornice della Val di Noto, sorge e tramonta Scicli, l’unico paese dove potrete assaporare gli splendidi tramonti e per i più mattinieri le albe.
Nella costa iblea, siamo pronti ad accogliervi in un ambiente salutare, per una vacanza all’insegna della natura, relax e benessere.
La città di Scicli sorge all’incrocio di tre valloni, con case da ogni parte su per i dirupi, una grande piazza in basso a cavallo di una fiumara, e antichi fabbricati ecclesiastici che coronano in più punti, come acropoli barocche, il semicerchio delle altitudini… »
Scicli dista 24 chilometri da Ragusa. Il suo territorio si estende dal mare alle propaggini meridionali del tavolato ibleo. I paesaggi sono molto vari: si passa dalla costa (alternando quella bassa e sabbiosa a modeste falesie calcaree) coperta dalla macchia mediterranea ai pendii dolci di origine alluvionale dell’entroterra con ulivi, mandorli e carrubi fino a giungere ai rilievi calcarei della parte settentrionale e interna in cui sorge il capoluogo. Il territorio comunale è solcato da diversi corsi d’acqua i quali hanno tutti carattere torrentizio e pressoché stagionale fatta eccezione per l’Irminio; gli altri principali torrenti intercettano il centro di Scicli e sono il Mothucanus o torrente Modica-Scicli, il torrente di S. Maria La Nova e quello di S. Bartolomeo. Nei millenni ognuno di questi ha scavato nel tavolato profonde gole che oggi caratterizzano il paesaggio. La città moderna è adagiata nella conca in cui questi tre canyon confluiscono.
Modica
Ricostruire la storia di questa città è facile e affascinante poiché ci si può perdere tra le infinite sfumature dell’arte e della storia. Durante la dominazione araba nei documenti ufficiali è citata con il nome di Mohac o Mudiqah. Modica, inserita tra i patrimoni mondiali dell’Unesco, è una stupenda cittadina barocca, caratterizzata da un ininterrotto susseguirsi di chiese costruite nella dorata pietra locale, è nota anche come “città delle cento chiese”. Su tutte spiccano le due chiese madri che la città ha: San Giorgio e San Pietro. La rivalità tra i “due campanili” ha fatto si che nel corso dei secoli rivaleggiassero in sfarzo e decorazioni. Oltre che per il suo barocco, Modica ha un altro grande motivo di vanto: la sua cioccolata prodotta a freddo secondo un’antichissima ricetta azteca.
Ne risulta un cioccolato particolare che viene aromatizzato con gusti particolari: peperoncino, agrumi di Sicilia, cannella ecc. Assolutamente da provare. Se poi volete farlo in primavera, quando si tiene la grande fiera Eurochocolate… tanto meglio. In città esistono due antichissime cioccolaterie: Bonajuto e Rizza, a voi la scelta. E per quanti sono appassionati di letteratura, come non fare una passeggiata letteraria a Modica sulle tracce di Quasimodo, sua città natale, o Bufalino, dove è ambientato il suo romanzo, “Argo il Cieco”.
Ragusa Ibla
Una volta a Ragusa è impossibile non visitare Ragusa Ibla, il fulcro della città di Ragusa, il suo quartiere più affascinante grazie ai numerosi palazzi e chiese che vi si trovano. Ragusa Ibla si estende su una piccola collina e dopo il terremoto del 1693 fu interamente ricostruita in stile barocco. Per iniziare una piacevole passeggiata alla scoperta di Ibla è bene partire da Piazza Pola. Questa piazza è la principale del quartiere ed è qui che si trovano numerosi bar, locali ed uffici comunali.
È partendo da questa piazza che potremmo andare alla scoperta delle numerose ricchezze di Ibla che si susseguono una dopo l’altra affascinando i numerosi turisti. È possibile ammirare tutta una serie di palazzi nobiliari sia in stile barocco che rinascimentale. In questa parte della Val di Noto, dichiarata sito UNESCO sin dal 2002 troviamo grande cultura: antiche chiese, storiche opere d’arte, vicoli pittoreschi ed una pletora d’architettura barocca, come poche altre in Italia.
Noto
Arroccata su un altopiano che domina la valle dell’Asinaro sorge Noto, gioiello del barocco siciliano. Grazie alla magnificenza ed allo sfarzo delle sue chiese e dei suoi palazzi nobiliari in stile barocco, Noto è stata inserita dall’Unesco tra i siti patrimonio dell’umanità. La delicatezza dei suoi decori architettonici le è valso l’appellativo di “giardino di pietra”. Se state visitando la Sicilia orientale vale sicuramente la pena di dedicare mezza giornata alla visita di Noto. Nell’arco di un’intera giornata potrete anche esplorare i dintorni: i mosaici romani nella Villa del Tellaro, l’oasi naturalistica di Vendicari, il sito archeologico di Noto antica. La città deve la sua fortuna, come tutte le città barocche siciliane, ad un evento tragico, il terremoto che nel 1693 portò distruzione e morte nella zona, dando anche un grande impulso alla ricostruzione. Oggi le tre strade principali corrono da est a ovest in modo che il sole le illumini sempre. La cattedrale di Noto è stata resa celebre dal crollo della cupola e della navata destra avvenuto nel 1996.
Dopo un lungo lavoro di ricostruzione e di restauro la chiesa è stata ricostruita nella sua forma originaria e oggi domina la piazza con il suo profilo in dorata pietra calcarea. Sulla piazza si affacciano anche Palazzo Ducezio, l’arcivescovado e palazzo Landolina di Santalfano. Proseguendo oltre, di fronte all’elegante chiesa di San Carlo Borromeo incomincia la celebre via Nicolaci. Questa strada è famosa in quanto ospita l’omonimo palazzo, residenza nobiliare dagli splendidi balconi barocchi. Ancora più la rende famosa l’annuale festa dell’Infiorata, il saluto alla primavera che ogni anno, a metà maggio vi viene organizzato e che attira migliaia e migliaia di visitatori. Chiudono la visita al corso l’elegante fontana d’Ercole, la barocca chiesa di San Domenico ed il teatro comunale in stile neoclassico. Nel visitare la città, tenete conto del fatto che molte chiese e monumenti rimangono chiusi per alcune ore durante la pausa pranzo.
Caltagirone
Caltagirone, in provincia di Catania, sorge su un rilievo dove i Monti Erei si saldano con gli Iblei. La sua antica origine è testimoniata da numerosi reperti conservati presso il Museo Archeologico di Siracusa, i Musei Civici e il Museo Regionale della ceramica di Caltagirone, che la rivelano come un’importante città indigena. Una tradizione millenaria, profondamente legata alla storia di Caltagirone, è la lavorazione della Ceramica, che ha sempre alimentato in questa città generazioni di artigiani ed artisti i quali hanno interpretato in modo originale la capacità della ceramica di creare forme e colori, strumento duttile per dare corpo alla fantasia creativa. La Ceramica e l’Architettura di cui costituiscono significativi esempi la facciata della chiesa di S. Pietro, il balcone Ventimiglia, l’ingresso del Museo della Ceramica e,
in tempi più recenti, la scalinata di Santa Maria del Monte ed il Cimitero Monumentale, opera architettonica neogotica che ospita al suo interno eleganti cappelle gentilizie rivestite in terracotta. Ricca di siti archeologici, chiese, opere d’arte e monumenti, tra cui ricordiamo la maestosa Scala di Santa Maria del Monte, con ben 142 gradini. Ogni alzata della scala è rivestita con mattonelle in maiolica policroma raffiguranti vari motivi ceramici in uso in Sicilia dall’età araba all’800,essa diviene protagonista della città alla fine di maggio, durante la manifestazione “La Scala Infiorata” in cui i 142 gradini della Scala vengono addobbati e contestualmente durante la “Rusedda” sfilata di carri siciliani e trattori.
Le Spiagge Iblee
Le spiagge della provincia ragusana (costa iblea) sono caratterizzate da lunghe insenature di sabbia fine, rosso/dorata, e da scogliere frastagliate che abbracciano e disegnano la costa, creando piccole baie solitarie e tranquille. Il litorale ibleo offre ai propri visitatori una paesaggistica mozzafiato e delle spiagge meravigliose contornate da uno straordinario mare blu. Sicuramente tra le spiagge più belle citiamo quelle del litorale sciclitano, con i suoi 12 km di costa, caratterizzate da sabbia finissima e dorata e contornate da un mare cristallino. Nello specifico la costa si estende da Playa Grande , Donnalucata, Bruca, Cava D’Aliga e fino ad arrivare alla famosa fornace del Pisciotto di Sampieri.
Nello specifico la costa si estende da Playa Grande , Donnalucata, Bruca, Cava D’Aliga e fino ad arrivare alla famosa fornace del Pisciotto di Sampieri. A pochi chilometri meritano attenzione le spiagge di Marina di Ragusa e quella situata nella riserva naturale di Randello, classificate da moltissime riviste nella top ten della spiagge più belle d’Italia e ogni anno visitata molti turisti italiani e stranieri. Il nostro litorale è caratterizzato dalla presenza di moltissime tipologie di conchiglie e da molti tratti di scogliera.
La riserva di Vendicari
La riserva naturale “Oasi Faunistica di Vendicari” è stata istituita nel 1984 dalla Regione Siciliana. Si trova precisamente tra Noto e Pachino (provincia di Siracusa) con un territorio che si estende per circa 1512 ettari. All’interno della riserva, vive indisturbato un intero ecosistema. Frequentemente vi ritroverete davanti a paesaggi mozzafiato, vegetazione fitta che si apre improvvisamente ad un mare cristallino,
a spiagge lunghissime e dorate, che in poche centinaia di metri diventano rocce a strapiombo su un mare profondo. Dai capanni di osservazione potrete ammirare Fenicotteri, Aironi, Cicogne, che sostano qui prima di raggiungere le mete migratorie definitive.
Marzamemi
Marzamemi è un piccolo borgo di pescatori, pressoché disabitato nel periodo invernale. Da alcuni anni, grazie ad interventi di restauro, il cuore del centro storico con la sua piazza, permettono a chi lo visita, di rivivere negli anni Cinquanta. Gli abitanti della detta borgata sono tutti dediti alla pesca: essa era già molto nota, fin da antichi tempi per la tonnara, che era la seconda in Sicilia, dopo quella di Favignana (presso Trapani) e, ora, funziona saltuariamente ogni cinque anni. Marzamemi è antica quanto la tonnara. Nel 1752 furono costruiti il palazzo del Principe di Villadorata, proprietario di tutto il centro storico di Marzamemi, e la chiesa della Tonnara. Marzamemi ha sulla sua costa, due piccoli porti naturali denominati “Fossa” e “Balata”.
Marzamemi si può considerare come la spiaggia di Pachino: nel periodo estivo, infatti, la sua popolazione aumenta considerevolmente, per il numeroso affluirvi di villeggianti, provenienti da Pachino e sopratutto da paesi esteri. Ancora oggi si riesce a godere di una bellissima atmosfera. Tantissime famiglie con bambini, ma anche giovani coppie passeggiano per le strade del piccolo borgo in costume e la sera, con abiti pressoché informali, percorrendo anche le stradine più interne dove, in Agosto, vi sono tantissime bancarelle con prodotti dell’artigianato locale, dalle stoffe alle ceramiche.